La dieta mediterranea è diventata patrimonio dell’Umanità. Il comitato di valutazione riunito a Nairobi in Kenia ha adottato definitivamente la decisione a favore dell’iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura. “Un grande risultato che ha un importante valore per l’economia, il turismo, l’ambiente e la salute del nostro Paese e i cui meriti sono soprattutto dei nostri agricoltori”
La dieta mediterranea (dal greco diaita, stile di vita) è un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, tra cui la coltivazione, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. Conoscenze che comprendono molto più che il solo cibo, poiché promuovono l’interazione sociale, dal momento che i pasti collettivi rappresentano il caposaldo di consuetudini sociali ed eventi festivi.
La dieta mediterranea, secondo l’Unesco, è caratterizzata da un modello nutrizionale che è rimasto costante nel tempo e nello spazio, i cui ingredienti principali sono olio di oliva, cereali, frutta e verdura, fresche o secche, una parte moderata di pesce, prodotti lattiero-caseari e carne, numerosi condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusioni, sempre nel rispetto delle convinzioni di ogni comunità.
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